La prima cosa da fare, per la futura coppia di sposi, è quella di recarsi all'Ufficio Matrimoni, dove concordare un appuntamento per firmare la richiesta di pubblicazioni.
Entrambi gli sposi devono essere maggiorenni e in possesso di carta d'identità non scaduta. Per le pubblicazioni non occorre più la presenza dei testimoni.
Successivamente il Comune di residenza rilascia ai due sposi il nullaosta, ovvero il certificato di avvenuta pubblicazione, il quale dovrà essere consegnato al Parroco, se si sceglie il rito concordatario, oppure all'Ufficiale di Stato Civile del o dei Comuni di residenza, se si sceglie il rito civile.
IL MATRIMONIO CIVILE
Il matrimonio civile necessita di:
Estratto per riassunto dell'atto di nascita, rilasciato dal Comune di nascita, se questo è diverso dal Comune di residenza
» Certificato di stato civile
» Certificato contestuale rilasciato dal Comune di residenza
» Certificato di cittadinanza
» Certificato di residenza
» Pubblicazioni civili in Municipio
Dichiarazione di assenza d'impedimenti di matrimonio, rilasciata dal Comune di nascita
Con "assenza di impedimenti al matrimonio", si intende:
- Per la donna, che il precedente matrimonio sia sciolto da almeno 300 giorni;
- Assenza di impedimenti di parentela, affinità, adozione o affiliazione;
- Assenza di una dichiarazione di interdizione per infermità mentale;
- Assenza di una condanna per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell'altro sposo.
Fatte queste dichiarazioni, l'Ufficiale di Stato Civile redige il processo verbale, sottoscrivendolo insieme ai due futuri sposi.
L'Ufficiale espone quindi l'Atto di Pubblicazione per 8 giorni, trascorsi i quali rilascia il certificato di avvenuta pubblicazione.
Quando uno degli sposi è residente in un altro Comune, l'Ufficiale di Stato Civile dovrà richiedere la pubblicazione anche in quel Comune, che affiggerà le pubblicazioni sempre per 8 giorni interi. Al nono giorno invierà la comunicazione di avvenuta esecuzione delle pubblicazioni all'altro Comune.
Il matrimonio potrà essere celebrato dopo 4 giorni dall'ultima pubblicazione.
Per motivi di necessità, il matrimonio civile può essere celebrato anche in un Comune diverso da quello in cui sono state richieste le pubblicazioni. In questo caso, l'Ufficiale di Stato Civile trasmetterà la documentazione agli uffici del Comune scelto per il rito.
Anche se celebrato in un Comune diverso, il matrimonio civile si dovrà comunque svolgere in Comune o in una sala civica appartenente al Comune. Unica eccezione a tale regola è l'infermità o altro impedimento giustificato di uno o entrambi gli sposi.
IL MATRIMONIO CATTOLICO
Il matrimonio celebrato con rito religioso cattolico produce anche effetti civili. Prende il nome di Matrimonio Concordatario poiché si basa sul Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica.
Il matrimonio cattolico necessita di:
Estratto per riassunto dell'atto di nascita rilasciato dal Comune di nascita se questo è diverso dal Comune di residenza
» Certificato di stato civile
» Certificato contestuale rilasciato dal Comune di residenza
» Certificato di cittadinanza
» Certificato di residenza
» Pubblicazioni civili in Municipio
Dichiarazione di assenza d'impedimenti di matrimonio, rilasciata dal Comune di nascita
» Attestato di frequenza al corso prematrimoniale
» Certificato di battesimo e certificato di cresima
» Esame del fidanzato/fidanzata con vidimazione della Curia
Prova di stato libero con due testimoni o con giuramento in assenza dei testimoni
La Chiesa Cattolica richiede ai futuri sposi la partecipazione a un corso preparatorio. La durata del corso di solito non supera i due mesi.
La Prova di Stato Libero è necessaria quando uno degli sposi, dopo aver compiuto il sedicesimo anno di età, è stato residente in diocesi diverse da quella attuale. Avviene alla presenza di due testimoni che hanno conosciuto lo sposo (o la sposa) nel periodo in cui ha avuto la residenza in un'altra diocesi. Se non vi sono testimoni, la prova avviene tramite giuramento dell'interessato.
Dopo aver prodotto tutti i documenti necessari, il parroco consegna ai futuri sposi la richiesta di pubblicazioni civili da portare in Comune. Il certificato di avvenute pubblicazioni civili, rilasciato dall'Ufficiale di Stato Civile, verrà poi portato al parroco insieme ai certificati religiosi.
Il parroco interrogherà quindi separatamente i futuri sposi, per verificare il cosiddetto "consenso", e provvederà quindi alle Pubblicazioni Religiose, che saranno esposte in parrocchia.
Se la coppia ha deciso di sposarsi presso una Diocesi differente dalla propria, il parroco di quest'ultima dovrà rilasciare uno "Stato dei documenti" che, dopo essere stato vidimato dalla Curia, andrà consegnato alla parrocchia prescelta.
Subito dopo la celebrazione, il Parroco compila l'atto di matrimonio ed entro i successivi 5 giorni ne trasmette una copia all'ufficiale di stato civile del comune in cui è avvenuto il matrimonio stesso. L'ufficiale trascrive l'atto il giorno seguente e comunica l'avvenuto adempimento al parroco.
L MATRIMONIO ACATTOLICO
Per il matrimonio "acattolico", ossia celebrato con rito Ebraico, Valdese, Chiese Cristiane Avventiste, Assemblee di Dio in Italia, Congregazione dei Testimoni di Geova, i documenti da presentare si differenziano in base all'ordine della celebrazione.
I futuri sposi devono dichiarare all'Ufficiale di Stato Civile che intendono celebrare il matrimonio davanti ad un ministro di culto acattolico. Dopo aver ricevuto tutti i documenti necessari, l'Ufficiale di Stato Civile rilascia un'autorizzazione scritta con l'indicazione del ministro davanti al quale la celebrazione avrà luogo.
Quel ministro deve dare lettura degli artt. 143, 144 e 147 del codice civile e riceve, alla presenza di due testimoni, la dichiarazione espressa da entrambi gli sposi di volersi prendere rispettivamente in marito e in moglie, come prescritto per la celebrazione del matrimonio civile.
Dopo la celebrazione, l'atto di matrimonio sarà trasmesso all'Ufficiale di Stato Civile che procederà alla trascrizione nei registri dello Stato Civile.